Lo studio “Valutazione dell’impatto sul settore agroalimentare delle misure di contenimento COVID-19” pubblicato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA(Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) ha riportato le simulazioni sul medio periodo dell’andamento del settore agroalimentare.
Il risultato dello studio evidenzia come il settore agroalimentare non sia tra i più colpiti dal calo del PIL. Ci sono però alcuni settori in particolar modo il settore zootecnico, che hanno subito una riduzione significativa della produzione.
Il presupposto principale del nuovo quadro economico post covid-19 dovrà sicuramente evitare ogni forma di speculazione che potrebbe avere un impatto negativo sui consumatori attraverso ingiustificati aumenti dei prezzi.
Dallo studio analizzato sono quini emerse delle importanti indicazioni sulle politiche future da attuare:
- Evitare che una carenza di manodopera si traduca in una crisi dell’offerta e quindi facilitare l’accesso delle imprese al lavoro garantendo la sicurezza delle condizioni di lavoro;
- Facilitare il trasporto e la logistica dei prodotti deperibili (latte fresco, ortofrutticoli), che sono quelli a maggiore rischio;
- Riconoscere come “essenziali” tutte le parti della filiera, a monte e a valle, comprese ad esempio mangimistica e packaging, al fine di non intaccare la catena produttiva;
- Garantire l’integrità della filiera attraverso misure che rafforzino la tracciabilità, in modo da evitare ingiustificate crisi di fiducia sulla food safety e, al tempo stesso, rafforzare i controlli anche alle frontiere;
- Nelle relazioni commerciali, vigilare su eventuali barriere sanitarie e fitosanitarie (SPS) non giustificate e collaborare con il settore privato per individuare eventuali problematiche che dovessero manifestarsi;
- Garantire l’accesso al cibo alle fasce più vulnerabili della popolazione.
(Fonte: www.teatronaturale.it )