Feger S.p.A sostiene fermamente il rispetto per l’Ambiente e per il Territorio. Ciò si evince chiaramente dal suo Codice Etico in cui è presente una politica aziendale espressamente rivolta al sostegno dell’ambiente e all’adozione di pratiche che possano minimizzare gli eventuali effetti negativi sul territorio.
Le cosiddette “Green Practise” sono ad oggi collegate alle performance e al successo di un’impresa. Esse sono da intendersi come una serie di strumenti e assetti organizzativo/gestionali volti a ridurre l’impatto dell’attività dell’impresa sull’ecosistema implementando una strategia orientata al supporto del territorio. Ad oggi sono cinque le aree di attività in cui essa può essere applicata:
-Nella produzione di energia da fonti alternative;
-Nel recupero di scarti e prodotti;
-Nell’ottimizzazione della logistica;
-Nell’innovazione di prodotto;
-Nell’efficienza nei processi produttivi e/o nelle strutture di staff.
A tal proposito si può parlare di Sostenibilità definita come un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell'uomo. Essa può essere suddivisa nelle sue principali derivazioni ovvero ambientale e sociale, e rappresenta un reale fattore competitivo che permette di poter sostenere anche una forma di sostenibilità economica, impattando in modo sostanziale sul modello di business, sui processi e sui prodotti di un’azienda.
Tale approccio strategico è stato sottolineato anche dall’ultima stima del rapporto Istat 2016, che mostra un incremento del 2,3% degli investimenti ambientali delle imprese industriali fino a 1.437,3 milioni di euro.
Inoltre tali dati dimostrano come gli investimenti integrati collegati a tecnologie più avanzate siano aumentate del 12,9% fino a 481 milioni (il 33,5% del totale), anche se restano ancora prevalenti gli investimenti orientati a controllare e abbattere l'inquinamento dopo che questo è stato generato (denominato end-of pipe), tale tipologia di investimento pesa per 956 milioni di euro (ovvero il 66,5% del totale).
Infine, i dati Istat evidenziano come più di un terzo della spesa (39%) sia destinato alle attività di protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, all'abbattimento del rumore, alla protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e alle attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell'ambiente.
In questa realtà così delineata adottare un approccio sostenibile viene inteso come una vera e propria sfida imprenditoriale ed organizzativa che Feger S.p.A ha deciso di accogliere prontamente.