Sostanze pericolose e materiali a contatto con gli alimenti: è indispensabile seguire la Regolamentazione europea.

Le industrie agroalimentari devono riservare una particolare attenzione alla sicurezza alimentare, di fondamentale importanza per tutelare la salute dei consumatori.

L’attenzione richiesta è riferita in particolar modo per quei materiali che entrano in contatto con gli alimenti come imballaggi e contenitori da trasporto, attrezzi da cucina, posate e stoviglie, ma anche per le attrezzature utilizzate per le lavorazioni alimentari.  

Tali materiali possono essere prodotti con varie sostanze come la plastica, gomma, carta e metallo.

I materiali devono essere fabbricati nel rispetto dei regolamenti dell’Unione europea, che impongono buone pratiche di fabbricazione affinché qualsiasi potenziale trasferimento agli alimenti non implichi pericoli per la salute umana, modifiche inaccettabili della composizione del prodotto alimentare o un deterioramento delle sue qualità organolettiche.

Nel 2019 il Rasff (Sistema europeo di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi) ha però pubblicato una lista di possibili casi di migrazione di sostanze che superano di 500 volte i limiti consentiti.

Alla luce di questi rilievi la Commissione Europea ha avviato un monitoraggio su tutte quelle sostanze che migrano nei cibi dai materiali e dagli oggetti destinati a entrarvi in contatto, i cosiddetti MOCA (Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti).

A tal proposito il 15 maggio 2019 è stata emessa la Raccomandazione (UE) 2019/794, in cui le autorità competenti dei vari Stati sono chiamate a effettuare controlli facendo campionature presso punti vendita all’ingrosso e al dettaglio e cercando informazioni sulle importazioni da Paesi terzi.

Le sostanze pericolose che verranno monitorate sono contaminanti molto noti come il bisfenolo A (BpA), usato per produrre plastiche e rivestimenti di latte e lattine, gli esteri ftalici, gruppo di sostanze ampiamente utilizzate come plastificanti e coadiuvanti tecnologici e il fenolo, sostanza usata per produrre plastiche, vernici e rivestimenti in materiali a contatto.

I risultati del monitoraggio verranno usati per determinare l’eventuale necessità di nuove leggi al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute dei consumatori.

In tal senso Feger S.p.A si prodiga da sempre nel tutelare la sua produzione agroalimentare adottando le opportune certificazioni.

Lo standard FSSC 22000 sulla sicurezza agroalimentare nei processi produttivi lungo la catena di fornitura e i programmi BRC e IFS, sono tra queste, espressione di garanzia certificata sui materiali a contatto utilizzati dall’azienda.